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TASI CANCELLATA NEL 2016 PER LE PRIME CASE
Imposta Municipale
E’ la tassa più discussa degli ultimi anni. La Tasi, l’imposta sulla prima casa, va nuovamente in pensione. Dal 2016 non si pagherà più per le unità immobiliari destinate ad abitazione principale, escluse quelle di lusso (categorie catastali A/1, A/8 e A/9, che si riferiscono rispettivamente a case signorili, ville e castelli o palazzi). L’esenzione riguarda non solo i proprietari, ma anche gli utilizzatori e i rispettivi nuclei familiari. A determinate condizioni, Imu e Tasi non si applicheranno più anche per i fabbricati concessi in comodato a parenti in linea retta entro il primo grado, a patto che le utilizzino come abitazione principale e che il contratto di comodato sia registrato. Per le abitazioni di lusso, infine, continua ad applicarsi l’Imu, con l’aliquota approvata nel 2015 e la detrazione di 200 euro. Per la Tari sono invece rinviate due importanti prescrizioni. Innanzitutto sarà possibile derogare ai coefficienti di produzione, cui fanno riferimento gli allegati al Dpr 158/1999, e non considerare, per le utenze domestiche, il numero dei componenti della famiglia. In questo modo, l’applicazione della Tari si configura molto simile alla Tarsu. Il secondo rinvio riguarda la norma che avrebbe imposto ai Comuni, nella determinazione dei costi che devono trovare copertura integrale con la tariffa, di avvalersi anche delle risultanze dei fabbisogni standard.

