TASI E IMU: PER IL SALDO C’È TEMPO FINO AL 16 DICEMBRE


Fisco immobiliare
Fisco immobiliare
Dal prossimo anno, se sarà confermato il contenuto del disegno di legge di Stabilità, scomparirà di nuovo la Tasi, la tassa sulla prima casa (e su tutti gli immobili che saranno assimilati a questa categoria). Le novità in arrivo con il 2016 non impattano però sulla scadenza in corso: il 16 dicembre la seconda rata dell’imposta dovrà essere infatti regolarmente saldata. Così come dovrà essere pagata anche la seconda rata dell’Imu, relativa agli immobili di lusso (classificati come A/1, A/8 o A/9) o diversi dall’abitazione principale.
Le aliquote da applicare sono quelle scritte nelle delibere, approvate dai Comuni entro il 30 luglio scorso e riportate nel database del dipartimento delle Finanze (www.finanze.it) alla voce Iuc e nella sezione sulla fiscalità locale: ogni contribuente dovrà effettuare il calcolo dell’ammontare della tassa sulla base dei nuovi valori introdotti dalla propria amministrazione e sottrarre a questi l’importo già versato a giugno, per sapere cosa deve pagare.
Se nessuna delibera è stata però varata entro la scadenza del 30 luglio (o se il Comune ha approvato una delibera, ma lo ha fatto in ritardo, e la data riportata nel database è successiva a questo termine), l’ammontare del saldo farà riferimento alle aliquote del 2014. Quindi semplicemente basterà replicare (in assenza di novità che riguardano la singola proprietà) quanto si è versato nel mese di giugno.
Resta in forse la possibilità – per i Comuni ritardatari, che hanno alzato l’aliquota con una delibera arrivata fuori dal tempo massimo – di recuperare il prossimo anno la differenza fra il valore 2014 e quello (auspicato) del 2015. La possibilità è inserita nel disegno di legge stabilità, che entrerà in vigore dal 1° gennaio: se così sarà, una parte di coloro che oggi pagano sulla base delle aliquote dello scorso anno potrebbero essere chiamati a integrare la cifra. Ma sarà materia del 2016.