RAPINA IN ASCENSORE, SCATTA L'AGGRAVANTE DELLA PRIVATA DIMORA


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La Cassazione (sentenza 15889/2022) si è di nuovo occupata dei reati in condominio, confermando la condanna per rapina aggravata, commessa all’interno di un luogo di privata dimora, nei confronti di un soggetto che aveva bloccato la vittima all’interno dell’ascensore, impossessandosi della sua borsa con violenza. Respinta la tesi del difensore dell’imputato che aveva chiesto di qualificare il reato come furto con strappo, (senza l’aggravante della "privata dimora").
Per la Suprema Corte la condotta del ricorrente rientrava nella rapina aggravata, poiché era stata esercitata per vincere la resistenza della persona offesa, anche se la borsa era aderente alla vittima e la violenza era stata rivolta alla sua persona. Non solo. Per la Corte ricorreva l’aggravante in quanto la rapina è stata commessa all’interno di una privata dimora, di cui l’ascensore costituisce pertinenza.